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EPISODIO N°22

La vittoria degli orchi

Sempre nel periodo Heian, Lamù e Ten riescono a trovare finalmente Momotaro che dal canto suo è un ragazzo gracilino e occhialuto e non dà molte speranze a guardalo. Lamù gli spiega la situazione e questo però per nulla intimorito si loda dicendo quanto è bravo nello studio, nello sport ecc... e che uno come lui non può perdere. Detto fatto....si scontra con il rappresentante degli orchi e perde miseramente consegnando il mondo agli invasori. Come se non bastasse da ostaggio che era, Ataru dell'epoca Heian diventa una specie di mascotte e portavoce per gli invasori attirando su di sè l'odio della popolazione. Per risolvere il problema a Lamù viene un'idea. Quella di mettere una bomba ad orologeria sulla nave spaziale degli orchi posta vicino ad un certo dispositivo, esplodendo li avrebbe rimandati nel loro tempo e dimensione. Ten ha il compito di piazzare la bomba ma trova un orco di guardia ed avrà diverse difficoltà mentre tutti gli altri invasori sono a terra a gozzovigliare con Ataru che li diletta con balletti. A questo punto però il popolo insorge e tenta di ribaltare la situazione attaccando gli orchi ma viene chiamata anche la nave spaziale che interviene con la bomba piazzata da Ten, che nel frattempo era riuscito ad andarsene e tornare dove si svolgeva la battaglia. L'astronave comincia a sparare missili per disperdere i ribelli quando la bomba esplode e tutti vengono catapultati ai giorni nostri mischiando le due epoche. Ad un certo punto si incrociano infatti Ataru dell'epoca Heian con Ataru attuale che inseguono entrambi una ragazza e la puntata finisce con la considerazione finale della narratrice che dice che Ataru (e l'uomo in generale) non era guarito dalla sua "malattia" col passare dei secoli e che la donna è migliore dell'uomo e quel che conta non è l'aspetto fisico ma quello che abbiamo dentro nel nostro cuore.

Curiosità sulla puntata

  • La base della storia narrata in questa puntata (e nella precedente), è una parodia del famoso romanzo Genji monogatari (Storia di Genji) anche se ovviamente contiene tante cose che non centrano niente. La persona che narra la storia, che si vede all'inizio della puntata precedente "Il playboy Ataru" e alla fine dell'attuale è l'autrice del romanzo stesso, Murasaki Shikibu.
  • Nei dialoghi originali, quando Ataru batte le mani mentre festeggia con gli Oni dice le parole "Oni-san kochira. Te no naru hoo e. Anyoo wa joozu korobu wa heta" che tradotto significa "Da questa parte, signor Oni! Al suono delle mani! La tua camminata è buona, cadere è male..". Queste parole, mentre si battono le mani per accompagnare è "sistema" è usato a volte dai genitori giapponesi per incoraggiare i figli ad imparare a camminare.
  • Le altre curiosità di questa puntata sono in parte anche nella puntata precedente  "Il playboy Ataru"

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