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EPISODIO N°37
Il diario di Ataru
Un Ataru assonnato di dirige a scuola ma si sveglia subito quando vede una bella ragazza che fa jogging così la importuna subito fino a quando questa non chiede aiuto e incomincia a inseguire Ataru insieme ad un poliziotto in bici. Poco dopo Mendo, che stava andando a scuola anche lui, si lancia col paracadute e atterra proprio sopra Ataru. Nel frattempo lamù con una specie di libro in mano dice che era tutto scritto e intima al suo tesoruccio di stare attento perchè oggi non gliene andrà bene una. Quando Ataru chiede a Lamù come fa a saperlo e cosa tiene tra le mani lei gli dice il suo diario che la tigrata aveva preso andando nel futuro. Ataru adirato in un primo tempo pensa di servissi del diario per sapere cosa l'aspetta mentre Mendo invece lo prende in giro per il fatto stesso di averlo. Ataru però spesso fraintende quello che lui stesso aveva scritto così da subire nonostante il suo diario del futuro. Per evitare ulteriori guai Lamù pensa bene di riprenderlo e portarlo dove l'aveva preso ma Ataru non è d'accordo e nell'impedire che Lamù glielo porti via prova a riprenderlo ma cade sopra alla macchina del tempo di Lamù e finisce in una sorta di limbo tra le pagine del suo diario e sviene. Quando si risveglia Lamù aveva rimesso a posto il diario e non ha il coraggio di dire al suo tesoruccio che il giorno seguente sarebbe stato addirittura peggio di quello passato avendo naturalmente già letto le altre pagine prima di riporlo.
Curiosità sulla puntata
- In una scena, mentre Lamù legge il diario di Ataru, nei dialoghi originali, cita il giorno di Butsumetsu che è uno dei 6 del rokuyo, il calendario lunare giapponese. Quello citato è il giorno più sfortunato e brutto dei sei.
- La donna che fa jogging nei dialoghi originali dice riferito ad Ataru "Portatelo al Hokenjo". Quest'ultimo comprende una serie di servizi sanitari, disponibili al pubblico gratuitamente o a prezzi ridotti. La donna lo cita perchè l'Hokenjo fornisce servizi quali vaccinazioni, test per l'AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili.
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