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EPISODIO N°34

Un percorso pericoloso

Per tenersi in forma Ataru fa jogging tutte le mattine alzandosi molto presto godendosi gli “spettacoli” che  la città appena sveglia può offrire. Stranamente da quando il ragazzo fa questo allenamento si sente più in forma del solito e compie imprese straordinarie (per caso ma le compie) come salvare un ragazza che voleva suicidarsi o battere Mendo in una super sfida a tennis nonostante il compagno sia molte più forte di lui a questo gioco. Inoltre tutti sembrano impazzire per Ataru. Persino Shutaro alla fine lo prega di accettare la sua amicizia. Il successo di Ataru non è però naturale, infatti facendo il segno della vittoria con il tramonto alle spalle gli appare il diavolo in persona, al quale (secondo il diavolo) lui gli avrebbe venduto l’anima in cambio di fama e notorietà e rispetto degli altri. Il giovane liceale cade dalle nuvole sentendo quelle parole. Lui infatti ricorda benissimo di non aver mai chiesto aiuto al demonio. Quest’ultimo però lo corregge facendogli vedere uno strano disegno chiamato simbolo di Belial. Disegno che però non aveva senso per Ataru fino a quando Lamù (che lo aveva seguito una mattina volando per vedere cosa facesse così presto) riconosce in quel simbolo il percorso di jogging che il suo tesoruccio faceva tutte le mattine. Lui infatti disegnandolo col corpo aveva (senza volerlo e saperlo) invocato i favori del diavolo in persona e adesso era qui per reclamare quanto gli spettava per i servigi svolti : la sua anima !!! Ma state tranquilli, neanche il diavolo ha il potere di rubare l’anima al nostro caro Moroboshi.

Curiosità sulla puntata

  • Quando Ataru sta per battere Mendo a tennis prima dell'ultimo punto cita una frase che non è presente nell'adattamento italiano ossia "Raion wa tora no ana ni haitte usagi no ko o gake kara tsukiotosu no ni mo zenryoku o tsuksu to iu" che significa "Un leone si impegnerà al massimo anche quando entra nella tana di una tigre per buttare giù i coniglietti dalla rupe!" La frase è una storpiatura assurda di Ataru che usa in parte un vecchio detto che dice tradotto "Non puoi prendere i cuccioli della tigre senza entrare nella tana della tigre" la cui morale è che senza rischio non si può avere una ricompensa. A questo proverbio Ataru aggiunge il riferimento ai Leoni e del loro comportamento con la prole che spingono giù dalle rupi in modo da promuovere l'indipendenza e temprarli. Infine aggiunge un riferimento al coniglio in quanto un Leone (che nella circostanza sarebbe stato Ataru) non avrebbe faticato affatto a buttare dalla rupe dei conigli (che in questo caso era Mendo). Tutta questa cosa contorta per umiliare ancora di più Mendo e far capire che non avrà nessuna pietà per lui. 
  • Belial che si definisce proprio "il diavolo" è uno dei demoni più potenti della cabala ebraica ed è citato sia nell'antico testamento che nel nuovo. Fu lui sotto forma di serpente a tentare Eva.

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