© Uruseiyatsura.it 2025

dcfa4aef1b92f4a5a76b38199cc2e13caa27ee49

EPISODIO N°3

Ten, il bambino della galassia

Piove a Nerima e Lamù ed Ataru soli in camera si godono il temporale. Veramente solo Lamù se lo gode perchè Ataru nonostante l'età ha ancora paura dei fulmini. La madre lo prende persino in giro dicendo che i fulmini colpiscono solo una volta su mille, ed infatti pochi secondi dopo una potente scarica elettrica rompe il tetto della casa. Tutti quanti tranne il padre di Ataru, che era rimasto scioccato per il danno subito dalla sua abitazione, notano una pesca di notevoli dimensioni conficcata nel pavimento della casa. Subito la madre di Ataru pensa di mangiarla, ma provando a tagliarla si scopre che non è altri che una capsula spaziale dove viaggiava Ten, il piccolo cuginetto di Lamù venuto sulla Terra per conoscere Ataru. Inutile dire che l'intelligente ragazzino capisce subito di che pasta è fatto Ataru, così fa capire il suo disprezzo per la scelta coniugale della cugina. Ataru da adesso in poi avrà un nemico in più, perchè anche Ten si stabilirà definitivamente a casa sua. I due daranno così vita a scontri senza esclusione di colpi.

Curiosità sulla puntata

  • Prima apparizione di Ten.
  • C'è un chiaro riferimento al personaggio di Momotaro il primogenito della pesca in quanto Ten arriva sulla Terra dentro una grossa pesca che in realtà era la capsula che lo conteneva.
  • In Italiano Ten si rivolge alla madre di Ataru chiamandola "signora" ma nei dialoghi originali fà il paraculo chiamandola "Oneechan" che può essere tradotto come "cara signorina". Questo per arruffianarsela subito facendogli complimenti che indichino che la donna sembra molto giovane. Normalmente i più giovani si rivolgono alle persone più grandi, specie se madri, con l'appellativo di "Obasan" che può essere tradotto come "zia".
  • Nella scena finale della puntata vediamo una persona che porta delle bombole di gas direttamente a casa Moroboshi. All'epoca le bombole di propano erano molto usate (molto più di oggi) per il riscaldamento in primis e non era raro che le aziende stesse consegnavano a domicilio le bombole.

© Uruseiyatsura.it 2025