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EPISODIO N°214

Kitsune al salvataggio

Come suo solito il volpacchiotto prende per vera una storia in cui una donna viene imprigionata in un'immagine da un demone e viene salvata dall'eroe di turno che deve toccare le corna di un Oni arrabbiato. Kitsune ritrovandosi poi tra le mani una foto che ritrae Shinobu, pensa che anche lei sia vittima di un demone e così si reca a Tomobiki per cercare gli unici demoni che conosce, ossia Lamù e il piccolo Ten. Prima incontra la bellissima tigrata che appena le vede gli fà dumila feste ed è molto amorevole con lei rendendo impossibile farla arrabbiare. Poi si imbatte nel cuginetto di Lamù che inseguiva Torajima e lui si che sembrava arrabbiato, così cerca di toccargli il cornino ma è difficile riuscire a farlo. In ogni caso Kitsune riavrà la sua Shinobu in carne ed ossa dopo varie peripezie credendo poi sia stato lui a salvarla mentre in realtà è sempre stata bene ovviamente.

Curiosità sulla puntata

  • Gamera fa un cameo quando Kitsune assaggia il cibo piccante di Lamù.
  • Nei dialoghi originali sentiamo dire a Kitsune questa frase sperando di far arrabbiare Lamù "omae no kaasan debeso" che può essere tradotto come "l'ombelico di tua mamma è sporgente". Come l'insulto delle gambe corte, anche questo è uno dei peggiori che si possono dire alle persone in Giappone.
  • Altra cosa che si può cogliere solo dai dialoghi giapponesi è quando Shinobu usa la frase "kitsune no yomeiri" che normalmente è usato per  indicare "pioggia in una giornata di sole". Questo perchè nel folclore le volpi, che sono animali magici e furtivi, si dice si sposino solitamente nei giorni di pioggia e la ragazza ha usato questa frase anche se nevica invece di piovere.

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